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Tutto quello che c’è da sapere sull’Isee università 2023

lentepubblica.it • 27 Luglio 2023

Isee università 2023Per poter ottenere una riduzione sulle tasse universitarie del prossimo anno, occorre fare l’Isee università 2023: ecco come procedere.


Le tasse universitarie possono essere piuttosto alte per gli studenti. Ma, per fortuna, è possibile pagare di meno, se si presenta l’Isee, in modo da essere posizionati nella propria fascia di reddito.

La mancata presentazione dell’Isee comporta l’inserimento dello studente nella fascia con aliquota più alta di contribuzione e quindi con maggiori tasse.

Ecco come farla e quali sono i documenti da presentare.

Isee università 2023: come farla

Per poter pagare meno tasse per l’università, bisogna fare l’Isee università, che si differenzia dalla classica dichiarazione Isee, perché contiene il codice fiscale dello studente.

Per poterla ottenere, lo studente (o un membro del suo nucleo famigliare) dovrà richiedere la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) al Caf, ad un commercialista o all’Inps: si tratta di un documento necessario per calcolare la situazione reddituale e, quindi, anche del modello Isee.

Il calcolo si potrà effettuare anche con compilazione online, previo possesso di tutti i documenti richiesti.

Dopo la presentazione della Dsu (o della compilazione online), ci vorranno circa 15 giorni per ottenere il proprio Isee, che sarà recapitato col codice fiscale del membro del nucleo familiare, che richiede le prestazioni agevolate di diritto allo studio universitario.

Isee università 2023: quali sono i documenti da avere

Per la compilazione della Dsu, occorrerà essere in possesso dei seguenti documenti:

  • Stato di famiglia;
  • Documento d’identità valido;
  • Codice fiscale;
  • Ultima dichiarazione dei redditi (con modello Unico o modello 730);
  • Certificazione dei Redditi;
  • Contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato;
  • Estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31/12/2021;
  • Saldo contabile dei depositi bancari e postali;
  • Azioni o quote detenute presso società o organismi d’investimento collettivo di risparmio;
  • Dati patrimonio immobiliare;
  • Contratto di assicurazione sulla vita.

La documentazione dovrà essere relativa a tutti i componenti del nucleo famigliare, ma bisognerà far presente che il modello Isee dovrà essere valido ai fini delle prestazioni di diritto allo stato universitario.

Da alcuni anni, la procedura è cambiata e il modello Isee viene acquisito direttamente dalle università, accedendo alla banca dati dell’Inps. Ovviamente, l’acquisizione è subordinata all’autorizzazione dello studente.

Isee università 2023

Isee università 2023: cosa succede se lo studente è indipendente?

Se lo studente universitario si considera indipendente, allora dovrà fare riferimento al messaggio Inps n°3155/2021 e alle regole introdotte dalla Legge di Bilancio 2021.

Dovranno essere verificati i requisiti d’indipendenza dello studente, rispetto al nucleo familiare: come specificato dall’Inps, lo studente si considera parte del nucleo familiare dei genitori, se vive in una residenza non di proprietà da meno di due anni dalla presentazione della Dsu. Il requisito di autonomia non è soddisfatto, se l’immobile in cui risiede lo studente è di proprietà di un componente della famiglia d’origine.

Inoltre, lo studente dovrà dimostrare di avere una capacità di reddito superiore a 9000 euro, per poter essere considerato indipendente.

Perciò, per ricapitolare, uno studente potrà considerarsi autonomo dal proprio nucleo famigliare se:

  • Ha una residenza diversa da quella della famiglia d’origine da almeno due anni, rispetto alla data di presentazione dell’Isee Università, in un immobile che non è di proprietà di nessun membro della sua famiglia;
  • Ha un’adeguata capacità di reddito, non inferiore ai 9000 euro, da almeno due anni.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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